Italy Gravel Tour: From Roma To Caserta

Ho disegnato questo tour da Roma a Caserta privilegiando la meraviglia del territorio italiano. Non mi interessava coprire l’itinerario nel minor tempo possibile ma vedere posti belli ed assaporare le delizie regionali. Consiglio di verificare il percorso che ho fatto per capire se è idoneo alle vostre capacità ci sono tratti in cui le strade sono molto trafficate in particolare la via Appia e la via Domizia quindi se volete potete anche scegliere eventualmente di evitare di percorrerle utilizzando dei mezzi alternativi. Mi riferisco in particolar modo alla tappa che da Sabaudia arriva fino a Gaeta in questo tratto l’unico pezzo veramente degno di nota è il fosso di Sant’Andrea dove si vede la via Appia nella sua interezza e nell’ambiente naturale del fosso di Sant’Andrea. Il resto della tappa percorre la via Appia che è molto trafficata e bisogna stare veramente molto attenti. Di fatto come difficoltà tecnica non c’è nulla è solo una questione di traffico veicolare. Il resto del percorso a parte alcune intersezioni su strade trafficate si svolge su strade secondarie prevalentemente a basso traffico e su strade sterrate che vi raccomando di percorrere perché sono bellissime . Vi faranno scoprire luoghi veramente incantati o comunque lontani dal traffico veicolare (al massimo i lavoratori delle campagne).
Quello che mi ha colpito di più in particolare dopo Sant’Angelo in Formis è un uliveto secolare in cui mi sono trovata per caso perché non avevo minimamente idea che ci sarebbe stata questa meraviglia.
Il passaggio in mezzo alle dune a Sabaudia è un altro luogo wow che richiede veramente fatica perché pedalare sulla sabbia non è facile ( molto spesso bisogna spingere), ma ci si trova a fianco del mare ed è uno spettacolo con davanti il Circeo che ti fa da guida.
Consiglio però di non farlo ad agosto perché già a percorro la fine di aprile faceva veramente molto caldo. Anche se in realtà essendo di fianco al mare si può mollare la bici andarsi a fare un bagno che non è male.
La “Regina Ciclarum”, che è il nome della ciclabile che da Roma porta a Fiumicino, è veramente una bella tuttavia purtroppo non è sempre regolare. Non ciclabile solo in alcuni pezzi che fortunatamente sono veramente brevi (sto parlando di metri), che però richiedono comunque una buona dose di orientamento. Come dice un mio amico romano è comunque uno spettacolo di ciclabile perché sei totalmente immerso nel verde e non ti accorgi minimamente di essere circondato da milioni di persone perché sei immerso nella quiete delle rive del Tevere.
Una menzione particolare e per la tappa due che da lido di Ostia porta a ardea Pavona che è una frazione. È la tappa in cui si percorre la storia e si è immersi nella natura.
L’itinerario di questa tappa è un po’ particolare ma vi permette di passare nelle riserve naturali che circondano Roma come quella di 10ª di malafede dietro il campus biomedico e poi di percorrere tutto il gran parte del parco della più antica.
Ho scoperto dei luoghi di Roma che non mi immaginavo minimamente esistessero in cui la Gravel la fa da padrona. Con piacere ho anche potuto percorrere delle ciclabili nuove che però a volte finivano in nulla comunque è un buon inizio avere almeno qualche metro di ciclabile in più.
Che dire della via Appia antica? Sono chilometri e chilometri di basolato Romano che si percorre stando a fianco e è interminabile si sta delle ore a fianco di questa strada che ti porta giù per 25 km dal centro di Roma veramente un’esperienza un’immersione totale nella storia.
Consiglio una visita a Sant’Angelo informi s’antica abazia benedettina con degli affreschi bizantineggianti del 1100 circa veramente molto ben conservati c’è un po’ da salire ma veramente ne vale la pena. Quando vi troverete ad attraversare la zona della produzione delle mozzarelle di bufala fermatevi in uno dei caseifici locali ad assaporarle. Non possono mancare le sfogliatelle e il Babà. Quale miglior ristoro dopo 70 e passa chilometri in bici.
Una menzione particolare la merita Gaeta che con il suo cuore medievale è un gioiello. Attraversando questa parte d’Italia incontri dei paesi in cui si capisce come la cultura della bicicletta si stia veramente diffondendo in quanto gli automobilisti ti rispettano e ci sono psicolabili nuove con tanto di segnalazioni.
Purtroppo però è come se fossero delle gocce in mezzo a un mare in cui invece la bicicletta in alcuni casi è percepita come un intralcio.Vi raccomando di stare molto attenti quando si percorrono le strade e di osservare molto bene cosa fate non gli automobilisti.
Indossate un gilè catarifrangente o delle bretelle catarifrangenti. In testa sempre il casco ben allacciato e una forte luce rossa (meglio se pulsante) dietro per farvi notare. La luce davanti in bicicletta serve a poco di giorno . E dietro che dovete proteggervi!Se adottate questi accorgimenti vedrete come l’atteggiamento degli automobilisti cambia solo perché avete queste cose✌️😎